15 | Dino Paolini
1926 – 2013
GLI AMANTI, ANNI ’50
terracotta, cm 20x31x34.
Provenienza
Milano, Collezione privata.
Opera archiviata presso l’Associazione Culturale
Dino Paolini Scultore, Milano.
Stima € 1.000 – 1.200
Trasferitosi a Milano nel 1947, a soli ventuno anni, il giovane Paolini si immerse nel fervido quanto sofferto panorama culturale milanese, che voleva ricostruire l’uomo a partire dalla sua coscienza, per liberarsi finalmente dai mali atroci della guerra. Incontrò ben presto gli artisti che gravitavano attorno alla Galleria 15 Borgonuovo, un fronte ben delineato del neorealismo milanese (Brizzi, Cottino, Del Grosso, Fumagalli, Gasparini, Meloni, Motti, Nobile, Ramponi, Scalvini, Tettamanti), che si contrapponeva alla scuola astrattista. In questo contesto Paolini rimase sempre indipendente dalle mode del momento e riuscì a trovare la sua ispirazione prima di tutto nell’elezione della scultura quale suo ambito artistico ideale, dal quale non si discostò mai (non a caso, infatti una mostra monografica organizzata nel 1997 aveva come sottotitolo “La scultura? Sì, solamente la scultura…”). I suoi esordi affondano le radici nella semplicità degli argomenti, vissuti e indagati non tanto nella riproduzione di figure e corpi, quanto nell’indagine delle forze che albergano in essi. Non a caso, infatti, le opere di questi anni esprimono una particolare tensione, sia nelle peculiari volumetrie dei corpi, rese quasi esasperate dall’artista, ma che trovano, al contrario, una sottile armonia nella visione a tutto tondo, che restituisce all’osservatore un ideale equilibrio della composizione. Sono anni duri in cui il giovane artista, quando ne ha la possibilità, torna nella sua terra natia, per scegliere personalmente i blocchi di pietra da lavorare successivamente. Il rapporto con la materia (la dura pietra di Verona) sarà sempre presente in tutta l’opera di Paolini, anche quando egli lavorerà materiali diversi come il bronzo, la terracotta o il gesso.