17 | Dino Paolini

        1926 – 2013

 

PRIGIONIERO LEGATO, 1974

gesso patinato, altezza cm 71.
Firmata e datata alla base: Paolini XII 74

Provenienza
Milano, Collezione privata.

Opera archiviata presso l’Associazione Culturale
Dino Paolini Scultore, Milano.

 

Stima € 1.200 – 1.500

 

Negli anni a seguire, soprattutto durante gli anni Sessanta, la ricerca di Paolini subì un’evoluzione, che vedeva nella disgregazione della forma il principale intento – sostenuto ovviamente dall’informale, movimento al quale l’artista non aderì mai – ma che lasciò una traccia anche sul suo lavoro. Le figure umane sembrano vivere un’evoluzione esistenzialista, che tinge di drammaticità i soggetti: esempi di opere di questo periodo sono la terracotta intitolata Prigioniero (cfr. Fig. 1; 1960, cm 29x14x15), oppure un gruppo in cemento dal titolo Non sono morti 1 (cfr. Fig. 2; 1964, cm 33×30). E’ evidente come i corpi sembrino imprigionati all’interno della stessa materia che li anima, intento che culmina nell’opera qui presentata, in cui l’autore torna ad una figurazione a tutto tondo, ma in cui, questa volta, l’esagerazione delle proporzioni della figura e la particolare postura di elementi essenziali come le braccia, lasciano cogliere il lacerante intento di denuncia di ogni violenza.

 

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