25 | Giuseppe Spagnulo

        1936 – 2016

 

SENZA TITOLO, 1964

tecnica mista su carta, cm 67,5×48,5.
Firmato e datato in basso a destra: Spagnulo 64

Provenienza
Milano, Collezione Sebastiano Manzoni.

Opera registrata presso l’Archivio Giuseppe Spagnulo, Milano.

 

Stima € 1200 – 1500

Giuseppe Spagnulo, nato a Grottaglie nel 1936, città fulcro della produzione ceramica pugliese, fece della scultura il suo principale mezzo espressivo fin dagli anni della formazione. Dopo aver frequentato l’Istituto d’arte per la ceramica di Faenza, a ventitré anni si trasferì a Milano, diventando assistente di Lucio Fontana e Arnaldo Pomodoro: furono questi gli anni cruciali della maturazione artistica che coronò con una prima mostra personale nel 1965 al Salone Annunciata. Se da un lato i materiali principali divennero il fuoco, la terra, il ferro e il bronzo solidificati in ambiziose forme dal gusto informale, dall’altro non scompare la carta e la tela, utilizzate però nei modi di uno scultore. Ecco che quindi, a volte, amalgamati alla materia, troviamo sabbia e polveri oppure, semplicemente, grumi di materia pittorica che viene applicata sulla superficie con ampie spatolate, dando l’idea di una materia al vivo, appena scalfita da un colpo di scalpello. Questa stessa sensazione è palpabile guardando i disegni proposti, realizzati tra il 1962 e il 1964: le cromie metalliche e gli slanci taglienti concorrono nell’idea di una materia sfaccettata che compare sulla carta dopo essere stata scavata dalla terra. La mano dello scultore è così pienamente riconoscibile anche in questa produzione parallela che non è seconda a quella scultorea bensì rappresenta uno sforzo ulteriore verso la concezione di nuove forme tridimensionali.

 

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