I FRATELLI AUGUSTE E ANTONIN DAUM

Il notaio Jean Daum, esule della Alsazia ormai caduta in mano tedesca, si trasferì a Nancy con la famiglia nel 1878 e rilevò una vecchia vetreria dove vi lavorano anche i figli Auguste (Bitche 1853 – Nancy 1909), laureato in diritto, più interessato all’aspetto amministrativo dell’azienda, e il figlio Antonin (Bitche 1864 – Nancy 1930), laureato in ingegneria ed affascinato invece dalla componente artistica dell’attività. La produzione, nata come linea commerciale, ben presto si orientò verso il vetro artistico aprendo nel 1891 un atelier di decorazione. Nel 1900 la vetreria Daum partecipò insieme ad Emile Gallè all’Esposizione Universale di Parigi presentando stupefacenti esemplari nello stile dell’Art Nouveau: la rivalità tra i due più famosi maestri vetrai dell’epoca diede vita ad una sempre effervescente ricerca di nuove tecniche da applicare sulle superfici vetrose. I Daum si concentrarono sull’utilizzo delle polveri policrome, tecnica che anche Gallè conosceva bene (ma che non prediligeva) perfezionandola e rendendola più economica: la lavorazione a polveri prevedeva infatti di colorare tutta la massa vetrosa prima di cuocerla, ma ciò comportava un grande dispendio della materia pigmentata; i Daum decisero così di inserire nella massa vetrosa una quantità inferiore di polvere pigmentata e di aggiungere solo sulla superficie del manufatto un ulteriore strato di essa. Il risultato era pressochè identico, ma l’impiego della polvere molto inferiore. Grazie a questa tecnica a partire dal 1903 la vetreria presentò dei modernissimi decori astratti che ricordavano a volte la variegatura delle pietre dure: una grande moda dell’epoca infatti era quella di possedere oggetti che ricordassero la materia delle pietre semi preziose come l’agata e la giada. Dopo l’interruzione forzata della Prima Guerra Mondiale la vetreria riprese la produzione sapendo rinnovare il proprio stile: cominciava infatti a diffondersi il gusto Art Deco dando spazio a decori più geometrici e stilizzati uniti ad uno spessore maggiore del vetro. La vetreria è attiva ancora oggi.