PAOLO VENINI (Milano 1895 – Venezia 1959)

Nato a Milano nel 1895, si formò come avvocato e ben presto riuscì a fondere il suo senso degli affari con l’amore per l’arte: nel 1921 infatti fondò a Murano insieme al veneziano Giacomo Cappellin la “Vetri Soffiati Muranesi Cappellin & Venini” e dopo solo quattro anni, nel 1925 decise di continuare l’impresa mettendosi in proprio. Il primo direttore artistico fu il pittore Vittorio Zecchin per poi succedersi dal 1925 Napoleone Martinuzzi: grazie alla collaborazione di entrambi la società trasformò l’artigianato locale in una vera e propria forma d’arte. I primi esemplari che vennero prodotti furono ispirati ai modelli tratti dai dipinti rinascimentali ma pian piano la produzione si sviluppò sempre più verso un’interpretazione in chiave contemporanea dell’arte vetraria: furono degli anni Trenta le nuove tecniche di trattamento delle superfici vitree come il vetro “pulegoso”, “corroso” e il “sommerso”; fu soprattutto tra gli anni Quaranta e Cinquanta che la produzione si rinnovò affidando la realizzazione degli esemplari ai più noti architetti e designer dell’epoca: vennero presentate quindi le collezioni di Carlo Scarpa, Gio Ponti, Tapio Wirkkala e Fulvio Bianconi, solo per citare alcuni nomi che fecero grande il vetro veneziano. In questi anni alcuni esemplari vennero presentati anche alle Biennali d’Arte di Venezia e alla Triennale di Milano decretando così la totale consacrazione delle produzioni di Venini alla sfera dell’arte e del design.