48 | Alighiero Boetti
1940 – 1994
PENSATO E QUADRATO, 1989
ricamo, cm 17,5×19,5.
Firmato al verso: Alighiero e Boetti
Provenienza
Collezione privata.
Opera accompagnata da autentica su fotografia firmata dall’artista.
Opera archiviata presso l’Archivio Alighiero Boetti, Roma e accompagnata da relativa autentica su fotografia.
Stima € 35000 – 45000
Alighiero Boetti, Alighiero e Boetti, Ali Ghiero: tre nomi per un solo artista, tra i più iconici del XX secolo. Il primo, il nome di battesimo, Alighiero Boetti, che gli venne donato a Torino nel 1940 dai genitori con cui trascorse un’infanzia non del tutto felice; il secondo, Alighiero e Boetti, scelto da lui nel 1968, ovvero quello che rappresenta il dualismo concettuale dell’essenza stessa della sua arte, dove, con la semplice aggiunta di una “e” si va a creare una locuzione perfettamente incasellabile in un suo tipico quadrato 4×4 (come “Ordine e disordine” o il qui presentato “Pensato e quadrato”). Da ultimo, Ali Ghiero, ovvero il nome con cui i lavoratori afgani chiamavano scherzosamente il maestro, donando al suo nome un nuovo gusto orientaleggiante.
In riferimento agli Arazzi piccoli il processo di percezio- ne si sviluppa in una interpretazione del contenuto da un’osservazione estetica dell’opera attraverso una graduale leggibilità del testo nell’immagine. L’immagine,
la scrittura e la lingua fluiscono insieme in un contesto di significati. Pensieri e associazioni sulla lingua, le sue origini e la sua leggibilità, esperienze di lingue straniere e lingue figurative e leggibilità estetiche di segni, colori e forme si uniscono in un gioco alterno dinamico di percezione, contemplazione e riflessione. I piccoli arazzi
di Boetti risvegliano in noi molteplici pensieri sentimenti positivi, lasciano riaffiorare immagini dalla nostra memoria dei nostri ricordi grazie le associazioni di parole, concetti, detti o testi, e ci avvolgono in un’atmosfera lirico-contemplativa di sicurezza estetica.
(cfr. AA. VV., Alighiero Boetti. Mettere al mondo il mondo, catalogo della mostra tenutasi presso il Museums für Moderne Kunst, Frankfurt am Main, dal 30 gennaio al 10 maggio 1998, e presso la Galerie Jahrhunderthal- le Hoechst, dal 1 marzo al 19 aprile 1998, Cantz Verlag, Ostfildern-Ruit 1998, p. 114).