ANTONIO SANT’ELIA (Como 1888 – Monfalcone 1916)

Nato Como nel 1888, si diplomò alla Scuola di Arti e Mestieri di Como nella sezione di costruzioni civili, idrauliche e stradali; l’anno dopo divenne capomastro e disegnatore dell’ufficio tecnico di Milano. Qui frequentò l’Accademia di Brera senza però terminare i corsi, e nel frattempo iniziò la propria attività come architetto, ottenendo nel 1912 il diploma di professore di disegno architettonico all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 1914 aderì al “Manifesto dell’architettura futurista” e subito dopo si arruolò insieme ad altri artisti come soldato volontario morendo tragicamente in battaglia nel 1916 all’età di soli ventotto anni. L’inedito apporto che Sant’Elia conferì al movimento futurista fu rappresentato un nutrito gruppo di disegni e schizzi dove l’artista diede finalmente corpo alla città ideale evocata da tanti sostenitori del movimento: egli delineò una città moderna dove la centrale elettrica diventava fulcro nodale delle metropoli e alti palazzi fatti di metallo, vetro e cemento delineavano lo spazio ideale umano.