CRISTOFORO DE AMICIS (Alessandria 1902 – Milano 1987)

Nato nel 1902 ad Alessandria, studiò prima all’Accademia Albertina e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Brera. Si diplomò nel 1924 e fu premiato con il premio Hayez destinato allo studente più meritevole di ogni sessione. Nel 1927 cominciò a partecipare alle esposizioni del “Novecento Italiano”  anche se due anni dopo ebbe una profonda crisi arrivando fino ad abbandonare completamente la pittura per dedicarsi all’architettura. Proprio grazie alla frequentazione di alcuni architetti razionalisti nel 1934 il pittore ebbe una parentesi astratta destinata a consumarsi con la realizzazione di poche composizioni e con il ritorno quasi spontaneo alla figurazione. Dal 1961 le sue rappresentazioni avevano come tema frequente le nature morte e le scene di nudo; De Amicis accantonò infatti temporaneamente i paesaggi per prediligere una pittura di studio in modo tale da stare vicino alla moglie, affetta da una grave depressione. Alla morte di quest’ultima, avvenuta nel 1978, riprese in parte le vedute seppur riducendone il formato; ormai artista affermato fu finalmente gratificato dalle numerose richieste del mercato che lo collocava ormai tra i grandi esponenti del Chiarismo Lombardo insieme a Renato Vernizzi (1904 – 1972), Umberto Lilloni (1898 – 1980), Angelo Del Bon ( 1898 – 1952), Adriano Spilimbergo (1908 – 1975), Francesco De Rocchi (1902 – 1978) e Carlo Zocchi ( 1894 – 1965).