EMILIO VEDOVA (Venezia 1919 – 2006)

Nato a Venezia nel 1919, si avvicinò all’arte essenzialmente da autodidatta. La sua pittura si inquadrò fin dall’inizio nei modi dell’espressionismo, operando all’interno del gruppo “Corrente” e successivamente del “Fronte nuovo delle Arti”, stendendo insieme ad Ennio Morlotti il manifesto “Oltre Guernica”. La pittura di Vedova, come quella futurista, sebbene schierata in maniera opposta, fu una chiara risposta agli sconvolgimenti sociali dell’epoca: l’artista infatti non si risparmiò l’esperienza della guerra e tra il 1944 il 1945 partecipò alla Resistenza sulle colline piemontesi dove rimase anche ferito. Nelle sue tele traspose quindi tutta la violenza dell’orrore della guerra mantenendo sempre uno stile dichiaratamente astratto ispirato alle produzioni degli espressionisti astratti americani. L’intensità dei suoi dipinti fu apprezzata in tutto il mondo e riconosciuta grazie a numerose mostre organizzate sia in Italia che all’Estero; Vedova si dedicò anche all’insegnamento diventando professore all’Accademia di Belle Arti di Venezia dal 1975.