EUGENIO CARMI (Genova 1920 – Lugano 2016)

Nato a Genova nel 1920, studiò in Svizzera a Zurigo laureandosi in chimica presso il Politecnico Federale. Primariamente interessato ad una pittura di timbro astratto, fondò a Zurigo un circolo di pittura insieme ad altri artisti italiani espatriati. Successivamente, dopo la fine della guerra, rientrò in Italia stabilendosi prima a Genova e poi a Torino, come allievo di Felice Casorati: seguì quest’ultimo nella pratica della pittura figurativa fino agli anni Cinquanta per poi mutare definitivamente le sue composizioni in astratte. A Genova fece la conoscenza di una giovane artista Kiky Vices Vinci, che sposò proprio nel 1950. Dal 1956 al 1965 fu responsabile dell’immagine per l’industria siderurgica Comigliano – Ital sider: la vicinanza con la metallurgia lo portò a sperimentare l’utilizzo del metallo come superficie pittorica creando così un trait d’union tra la sfera industriale e quella artistica. La sua ricerca astratta scaturì anche dal continuo dialogo con leggi matematiche come la sezione aurea o il teorema di Pitagora di cui  aveva grande esperienza, avendo ottenuto in gioventù una laurea in campo scientifico. Di seguito si propone un documentario intitolato “Le mani! La testa! Gli occhi! Eugenio Carmi, un artista in fabbrica” commissionato nel 2006 dal Comune di Genova in occasione di una serie di eventi culturali legati all’industria siderurgica in cui Carmi aveva lavorato.