GINO SEVERINI (Cortona 1883 – Parigi 1966)

Nato a Cortona nel 1883, studiò alla Scuola Tecnica della sua città natale fino al 1899 e successivamente si trasferì a Roma. Qui fece la conoscenza di Umberto Boccioni, che divenne suo grande amico, ed insieme frequentarono lo studio del pittore Giacomo Balla, che all’epoca era uno tra gli intellettuali più stimati della capitale e che in quel periodo era profondamente concentrato nello studio delle tecniche divisioniste. Severini assimilò profondamente la tecnica divisionista e nel novembre del 1906 si trasferì a Parigi dove studiò la pittura neoimpressionista e entrò a contatto con i massimi pittori d’avanguardia che risiedevano nella città: Paul Signac, Braque e Picasso sono solo alcune delle personalità che Severini ebbe l’occasione di ammirare in questi anni. Nel 1910 aderì al movimento futurista ma non inserì nei suoi quadri il tema delle macchine rimanendo sempre fedele a tematiche più umanizzate. La sua esperienza futurista durò per diversi anni, virando poi successivamente ad una resa più vicina al cubismo sintetico, come nelle sue numerose scene di guerra, per poi indagare rapporti più classici come la sezione aurea nella sua serie del 1920 che ebbe come soggetto soggetti figurativi tratti dalla Commedia dell’Arte. Negli ultimi anni indagò anche diverse tecniche come quelle del mosaico e dell’affresco forse anche in forza di una ritrovata religiosità dell’artista. Si divise sempre tra Parigi e Roma, morendo in terra francese nel 1966.