HANS HARTUNG (Lipsia 1904 – Antibes 1989)

Nato a Lipsia nel 1904, studiò all’Accademia di Belle Arti di Lipsia, Monaco e Dresda dove in quest’ultima tenne anche la sua prima mostra tenutasi alla galleria Heinrich Kuhl. Nel 1935, entrato in aperto contrasto con le autorità naziste, fu costretto a lasciare la Germania e si rifugiò in Francia, arruolandosi nella Legione Straniera. Qui prestò servizio fino al 1944 quando fu costretto a ritirarsi a causa di una ferita di guerra che lo portò all’amputazione della gamba destra. Pur cominciando la sua ricerca artista prima della guerra fu solo dopo che riuscì a delineare più nettamente il proprio linguaggio: la sua pittura infatti ricadeva in quella che all’epoca veniva definita come “Espressionismo Lirico” sebbene non dimenticasse le influenze del surrealismo francese. Le sue tele, che in un primo momento potrebbero ricordare l’action painting americana, differiscono totalmente da essa: Hartung infatti registrava sulla tela un segno quasi calligrafico, dove l’obiettivo era quello di visualizzare il proprio stato mentale. Il gesto era nervoso e ritmico, quasi sempre realizzato con colori scuri su fondo chiaro e i titoli delle opere antitesi delle emozioni. Il pittore infatti intitolava le opere con un metodo quasi scientifico, anteponendo una lettera che indicava il gruppo di appartenenza dell’opera in oggetto, l’anno di realizzazione e un numero, che indicava consequenzialmente l’ordine di realizzazione delle opere che costituivano il ciclo.