MARINO MARINI (Pistoia 1901 – Viareggio 1980)

Nato a Pistoia nel 1901, frequentò l’Accademia di Belle Arti di Firenze dove fu allievo di Domenico Trentacoste; mosse i primi passi nel disegno e nella pittura giungendo alla scultura solo nel 1922. Dal 1929 si trasferì a Milano grazie all’invito di Arturo Martini che lo volle come docente di scultura presso la Scuola D’Arte di Villa Reale a Monza; la sua ricerca artista era partita all’inizio da una figurazione legata soprattutto al ritorno all’ordine tipico di quel periodo per poi arrivare ad immagini fortemente arcaiche legate anche alla tradizione etrusca ed egizia. Dal 1943 al 1947 si rifugiò in Svizzera dove fece la conoscenza di artisti come Alberto Giacometti (1901 – 1966), Fritz Wotruba (1907 – 1975), Germaine Richier (1902 – 1959), Otto Banninger (1897 – 1973) , Hermann Haller (1880 – 1950). Al suo rientro in Italia visse uno dei periodi più vivaci della sua vita: in quell’anno infatti partecipò alla XXIV Biennale di Venezia con una sala completamente dedicata a lui, qui inoltre fece la conoscenza di Henry Moore e Di Curt Valentin che lo invitò ad esporre di America, allargando ulteriormente la sua fama oltreoceano. L’artista ottenne le più alte onorificenze sia in Italia con il Gran Premio Internazionale di Scultura alla Biennale di Venezia, sia all’estero ottenendo la nomina a membro dell’Orden pour le Mérite fur Wissenschaften und Kunst.