MASSIMO CAMPIGLI (Berlino 1895 – Saint Tropez 1971)

Nato a Berlino nel 1895 con il nome di Max Ihlenfeldt, era il figlio di una coppia molto giovane che lo affidò già in tenera età alle cure della nonna, residente vicino a Firenze. L’artista cambiò successivamente il suo nome in Massimo Campigli, trovando un’assonanza tra la parola Ihlenfeldt e la traduzione “Campo di gigli” da cui il successivo Campigli. Dopo il servizio militare si trasferì per nove anni a Parigi dove lavorò come corrispondente del “Corriere della Sera” e nel frattempo cominciò a dipingere da autodidatta. L’artista fu affascinato dalla collezione di arte classica conservata al Louvre, nonché da quella di arte etrusca, ammirata durante un viaggio a Roma: i volti delle piccole statue e i sorrisi di quelle donne ancestrali rimasero impressi nella mente di Campigli che le ripropose poi lungamente all’interno delle sue tele. Di seguito si propone un video riguardante un documentario curato dal figlio Nicola Campigli dal titolo “il grande solitario”.