MIMMO ROTELLA (Catanzaro 1918 – Milano 2006)

Nato a Catanzaro nel 1918, durante l’adolescenza si trasferì a Napoli per studiare al liceo artistico ma i suoi studi vennero presto interrotti dalla guerra; riuscì pertanto a diplomarsi solo nel 1944. L’anno successivo si recò a Roma dove elaborò, dopo un primo inizio figurativo, uno stile geometrico a cui alternava un metodo espressivo di sua invenzione, ovvero, la poesia fonetica; tale modalità era formata da un insieme di parole – molte volte prive di senso – alternate con suoni, versi e fischi. Dal 1951 si reca più volte in America organizzando esposizioni personali: lì ebbe l’occasione di conoscere i più grandi personaggi della scena artistica d’oltreoceano come Pollock, Kline e Rauschenberg. Tornato a Roma ebbe un profondo periodo di crisi, convinto che ormai tutto nel campo dell’arte fosse stato già sperimentato; fu proprio in questo periodo che cominciò a prendere in considerazione il manifesto pubblicitario. Egli concepì un doppio collage: la locandina infatti veniva prima staccata dai muri della città poi successivamente veniva lacerata in laboratorio utilizzandola da entrambi i lati creando un’alternanza tra elementi stampati e non. L’artista non si limitò a questa invenzione ma ne fece seguire molte altre: negli anni Sessanta infatti cominciò a ideare un nuovo metodo basato sulla riproduzione seriale immagini proiettate su tele mentre negli anni Settanta riprese i suoi manifesti strappati applicandoli questa volta su un supporto in poliuretano in modo tale da conferire maggiore profondità all’opera. Artista molto prolifico, diede spazio a numerose sperimentazioni nell’arco della sua carriera artistica intervenendo sia sui supporti, sia sui concetti.