TULLIO CRALI (Igalo 1910 – Milano 2000)

Nato a Igalo (odierno Montenegro) nel 1910, dal 1922 si trasferì a Gorizia per frequentare l’Istituto Tecnico. Dal 1929 aderì al movimento futurista diventando uno dei protagonisti dell’”aereopittura” a cui restò fedele anche nella seconda parte del Novecento. Nella sua vita si interessò anche alla poesia iniziando a declamare ciò che egli definiva “parole in libertà” ovvero un genere di poesia orale caratterizzata da variazione di timbri e toni. I soggetti preferiti di Crali erano gli aerei, presi nel momento delle picchiate e delle vorticose discese, i paracadutisti e le vedute di città sorvolate: le sue visioni però non erano inventate ma anzi nel 1938 ottenne dal Colonnello Klinger, presidente dell’Ala Littoria, il permesso di volare gratuitamente su tutte le linee per motivi di studio ed inoltre a Gorizia frequentò per lungo tempo la “Squadriglia di Caccia”. Dopo lo scioglimento del gruppo futurista decise di andare via dall’Italia, insegnando prima a Parigi e poi in Egitto, alla direzione della Scuola d’Arte Italiana del Cairo. Fedele al futurismo per tutta la sua carriera artistica si spense a Milano il 5 agosto 2000.