TURI SIMETI (Alcamo 1929)

Nato ad Alcamo nel 1929, studiò giurisprudenza a Palermo, per poi lasciare la Sicilia e trasferirsi a Roma. Nella capitale ebbe l’occasione di frequentare gli artisti Tano Festa, Mario Schifano, Giulio Turcato ed Alberto Burri. Fu grazie alle riflessioni maturare con quest’ultimo che Simeti cominciò ad introdurre nelle sue opere l’ovale a volte estroflesso ed a volte semplicemente in rilievo: nei primi anni ‘60, in armonia con lo spirito innovatore delle esperienze internazionali concentrate sull’azzeramento della tradizione, il linguaggio di Turi Simeti si compose attraverso l’utilizzo della monocromia e del rilievo come uniche forme compositive. La sua indagine si concentrò principalmente su un solo simbolo geometrico ripetuto ossessivamente nello spazio della tela, l’ellisse. Attraverso questo elemento sinuoso, elegante, analogo e mai identico, Simeti trasformò la percezione della superficie pittorica mutandola quasi in uno spartito musicale dove il silenzio monocromatico veniva interrotto e increspato dal ritmo degli ovali.